giovedì 25 marzo 2010

TESTIMONIAMO


Testimoniamo.

Mercoledì sera, sfruttando 50 sms gratis, ho inviato un messaggio ad alcuni miei indirizzi telefonici. Scrivevo: Carissimo, ti posso chiedere il voto per Vendola e per il suo partito, Sinistra Ecologia Libertà? Se credi che sia possibile fammelo sapere, ti chiamo.

E infatti dopo arve ricevuto la metà delle risposte, un paio di telefonate le ho fatte. Allora mi sono chiesto quanto mi sarebbe costata una roba del genere. Ma non ho fatto a tempo di pensare che nel giro di 24 ore sono stato assalito dalle telefonate. Per fortuna! Mi sarebbe costato una botta.
Bèh, l'esperimento funziona. I tempi stanno cambiando davvero. Il messaggio l'ho inviato non solo ad amici che reputo di sinistra ma soprattutto a quelli dichiaratamente di destra. Funziona!
Molti di quelli che mi hanno chiamato hanno espresso il sostegno incondizionato a Vendola. C'è un però. I più tra quelli di destra hanno dichiarato il voto disgiunto, Vendola e il candidato di centrodestra.
Come fare ad uscire da questo contraddittorio stagno?
Ho usato una semplice argomentazione, che funziona.
Se davvero riteniamo che Vendola meriti di essere ancora il Presidente della Regione Puglia, perchè ha fatto bene e vogliamo che continui a fare bene, è necessario che nessuno più gli tiri la giacchetta.
E cosa può farlo stare sereno se non un partito, il suo (SEL), che in consiglio regionale e in giunta lo supporti con consiglieri e assessori?
Lo abbiamo visto in questi 5 anni appena trascorsi, quante volte ciò è accaduto, persino anche dopo aver stravinto le primarie, proprio mentre si stabilivano le candidature, quando hanno tentato d'imporgli di tutto. Ma ce l'ha fatta ancora una volta.
Le nostre liste sono le più pulite e trasparenti di tutto il panorama elettorale, per non parlare poi della qualità. Solo pochi esempi. Uomini di grande spessore culturale, che hanno fatto la storia contemporanea della letteratura e del giornalismo come Raffaele Nigro, capolista a Bari, che da originario lucano, ha da anni la Puglia come sua regione materna, portandola alla ribalta delle classifiche editoriali.
E ancora Leo Caroli, capolista per la provincia di Brindisi, Segretario Generale della CGIL fino a pochi giorni fa. Un combattente della prima ora, incollato negli anni 90 ai cancelli della Centrale di Cerano e a quelli della Brindisi Nord, della Enichem per difendere la salute delgi operai e delle loro famiglie. In prima linea a difendere la categoria degli agricoltori e di tutti gli operai.
Non si tratta di auto-candidati, ma di uomini e donne voluti da Vendola ed eletti dalla base a questo impegno.
E' importante, molto importante votare oltre a Vendola anche il suo partito. Facciamo in modo che per i prossimi 5 anni nessuno si sogni di mettere il cappello sulle sorti della nostra regione. Facciamo in modo che la prossima giunta regionale abbia più equilibrio, che il peso delle scelte non penda solo da una parte. Facciamo in modo che prima delle scelte ci sia maggiore consapevolezza e che solo grazie alla consapevolezza (quindi grazie al dialogo, alla ricerca e allo studio in comune) si possa condividere il nostro futuro.

Carissimi, l'amore per la Puglia, per la nostra terra, per la nostra storia, per il nostro futuro, possa essere d'ispirazione per confortare i nostri amici di sinistra e di destra che voteranno Vendola affinchè possano rivolgere il loro voto a Sinistra Ecologia Libertà: per Nichi Vendola, per la Puglia Migliore. Spendiamoci, in questi ultimi giorni, facciamolo per la Puglia che vogliamo.
Purtroppo questa settimana non ho più messaggi gratis da spendere e sono passato a quelli a pagamento. Che ne dite di mandare anche voi ai vostri amici un messaggio del genere?

In bocca al lupo e in culo alla balena. Vinca Vendola, vinca Sinistra Ecologia Libertà, vinca la Puglia Migliore!

G.V.

martedì 23 marzo 2010

CANDIDATURE: LA FEROCIA DI UN MERCATO


Candidature: la ferocia di un mercato.


Mentre si chiudevano le candidature per le prossime elezioni regionali, nonostante gli spazi elettorali non fossero stati ancora assegnati, per buona parte dei candidati la campagna elettorale era un fiume in piena. Dai primi di gennaio, nelle nostre città, con larghissimo anticipo sui tempi istituzionali, impazzavano già gigantografie di candidati con slogan altisonanti.

Il dato più rilevante di questa consultazione elettorale, sottaciuto dalle cronache dei TG e dei quotidiani, è che, in diversi casi, si è trattato di auto-candidature: delle vere e proprie imposizioni, fatte agli stessi partiti, fondate sulle prerogative economiche individuali e sul gioco d'anticipo.

Fortuna vuole che la legge elettorale per le amministrative contempli ancora il sistema delle preferenze tanto da permettere all'elettorato di scegliere i propri rappresentanti.

Intanto, nella mentalità democratica si è andata sempre più affermando la visione utilitaristica e clientelare della politica, che da disciplina al servizio della collettività è divenuta ormai attività a supporto di pochi: quello che un tempo veniva denunciato come un rischio si è affermato come un costume.

E' così che siamo passati al mercato delle candidature. Un feroce mercato sommerso, che non si è fermato nemmeno allo scadere della presentazione delle liste e che ha costretto a stravolgere la Costituzione con Decreti Legge (salva liste) interpretativi e retroattivi. Una vera e propria vergogna che altera l'assetto democratico del paese oltre che, come se non bastasse, svilire ancora una volta i costumi collettivi e il rispetto delle regole comuni.

Dovremmo chiederci se non sia il caso di pensare, una buona volta per tutte, ad una più sobria regolamentazione delle candidature e delle campagne elettorali che scongiurino la tentazione e il sospetto di tornaconti personali, o delle lobby a cui si appartiene, se davvero si vuole una civiltà matura, democratica, liberale, che tenga conto della parità dei diritti, dell'uguaglianza dei cittadini nei confronti dello stato e della legge. Non è da qui che prende le mosse uno stato libero, egualitario, democratico, evoluto?

Un seggio in Parlamento come uno alla Regione serve forse a soddisfare esigenze di campanile e personali? Quello che preoccupa, dunque, e che questo modo di fare serva ad affermare non più una visione di parte - che pure è il segno di una sconfitta della nostra civiltà – ma, peggio, interessi di natura strettamente egoistica.

Guai fosse ridotta a questo la politica. Ciò rappresenterebbe un vero e proprio salto indietro nel più buio passato di medioevale memoria, quando le città erano “l'un contro l'altro armate” (A. Manzoni), in una lotta fratricida tesa solo ad affermare la potenza di un signore, di un comune o di uno stato contro l'altro. Non vorremmo che uno scenario simile veda davvero nord e sud contrapposte.

Non pochi slogan elettorali risuonano intanto come un richiamo a coloro che appartengono a determinate fazioni (destra/sinistra), lasciando intendere che gli altri per punizione ne resteranno fuori: quanto di più antidemocratico e incivile possa esistere, del tutto contrario alla missione inclusiva della politica.

E' questo atteggiamento che ha immesso nel pensare collettivo l'archetipo inconscio e oscuro di una politica ben lungi da essere al servizio dell'umanità, divenuta niente altro che uno strumento per il bene di pochi. Gli altri ciccia!

La politica, per la sua natura intrinseca - che è quella del servizio - non dovrebbe essere tanto il risultato di meriti personali - soprattutto se ci si riferisce a meriti di natura economica - ma il frutto di una visione condivisa e consapevole. Tutt'al più i meriti dovrebbero appartenere ad una collettività degna di sé, che si evolve nel segno della coscienza del proprio percorso.

Mentre altri ambiti dello scibile umano, come le scienze, si muovono nel segno del progresso e dell'affrancamento, e sono potenzialmente al servizio di tutti, i segni della politica sono in netta contraddizione con i principi democratici della condivisione e dell'unione, contro la politica come mezzo d'incontro e soddisfazione delle esigenze di tutte quelle comunità che abitano la “polis” e che intendono proiettarsi verso un futuro di libertà.

Giuseppe Vinci

domenica 14 marzo 2010

CONCERTO PER NICHI



CONCERTO PER NICHI
(una campagna elettorale sostenibile)

DAVIDE SACCOAMMO TRIO

Special Guest: Bob Marcialledda

Davide Saccomanno - piano elettrico & voce
Andrea Acquaviva - contrabbasso
Antonio DiLorenzo - batteria

Bob Marcialledda - Voce Rap

MERCOLEDI' 17 MARZO 2010 - ORE 20:30
TEATRO SOCIALE - FASANO

tanks to: Vincenzo Deluci

sabato 13 marzo 2010

STRESS ELETTORALE


Stress elettorale.

Uno degli aspetti che rende la politica disgustosa è la campagna elettorale ed in particolar modo le affissioni. Senza alcun rispetto per nulla, nemmeno per la loro stessa dignità, i più, tra i candidati, ricorrono alle affissioni imbrattando ogni superficie a vista. Il risultato evidente è l'alterazione totale del paesaggio urbano e naturale: bidoni della spazzatura, quelli per la raccolta differenziata, muri pubblici e privati, vetrine di locali (e qui lievitano i costi), scuole, cantieri, sottopassi, pali della luce, alberi ecc. con una frenesia atroce, in barba ai tanti bei propositi di una politica - soprattutto per la Puglia - volta alla tutela e al rispetto dell'ambiente. Oltre a domandarci dove andranno a finire quei materiali, non certo eco-sostenibili, una volta finito l'agone elettorale, ci chiediamo quanto danno all'ambiente è stato prodotto per essere eletti al servizio degli altri: carta, inchiostri pesanti, colle, carburanti e rifiuti di ogni sorta. Non parliamo poi della mole interminabile dei santini personalizzati che finiscono per le strade peggio che il giovedì grasso!

Gli spazi per le affissioni elettorali sono da poco disponibili eppure le nostre città già da oltre un mese sono letteralmente imbrattate, violentate dai volti di personaggi che a guardare la loro storia sia personale che politica ci sarebbe, a volte, da gridare alla farsa se non al raggiro. Ma, molti di noi, oggi, come per un repentino adattamento biologico si son dotati di una fitta coltre di peli sullo stomaco. Anche perché come diceva quel tale duemila anni fa “chi è senza peccato …

Siamo sicuri che questo stato di cose non faccia comodo a qualcuno? Tutto sommato l'omertà esiste oltre che come riflesso della paura, anche come tacito consenso per mero tornaconto. E infatti verrebbe da chiedersi - per l'ennesima volta! - a cosa mira un ingente investimento economico per una campagna elettorale se poi non si potrà rientrare dell'investimento fatto? Perché investire ingenti some di denaro per servire democraticamente il paese? Non sarebbe più edificante e giusto destinare direttamente questi denari a beneficio della comunità se davvero si vuole servire? E' così che funziona una società libera ed evoluta? Interrogativi che trovano sempre più consistenza se si pensa che c'è chi, non contento di servire al palazzo di città, non perde tempo a proporsi alla provincia, alla regione e chi sa se non anche al Parlamento, passando da una campagna elettorale all'altra nel breve tempo di un anno. E viceversa c'è chi messo fuori dal parlamento per volontà popolare, per decisioni di partito o per non essere riusciti a scampare ad indagini, non perde tempo per rifarsi una poltrona.

Ecco che ad essere stressati da questa guerra non sono solo gli uomini - bombardati da spazzatura elettorale e da messaggi patetici che pretendono di svolgere la funzione della persuasione più o meno occulta - ma anche e soprattutto l'ecosistema. Proprio quell'ecosistema a cui si fa uno spropositato ricorso per attrarre le masse. Quell'ecosistema che, oggi più che mai, rischia il crak, un vero e proprio infarto, stressato com'è dai violenti stravolgimenti architettonici che, per l'avida mano umana, distruggono interi paesaggi e tradizioni; scorie e veleni di ogni sorta, da quelle nucleari a quelle fitosanitarie stanno alterando irrimediabilmente il rapporto dell'uomo con il suo essere al mondo, costringendoci ad una salute dai costi insostenibili, e non solo in termini economici.

Parafrasando San Paolo, nell'indicare i nostri amministratori, nella prossima tornata elettorale invitiamo a volgere lo sguardo, il nostro consenso, sì a coloro che si saranno distinti per i segni, ma per quei segni che saranno stati davvero rispettosi dell'ambiente e della collettività.

Giuseppe Vinci

pubblicato su: Graffio, Fasano 12 Marzo 2010

venerdì 12 marzo 2010

Difendiamo la Democrazia


Non rispettano le regole.

Calpestano i diritti

dei lavoratori.

Sì alle regole,

no ai trucchi.

Oggi, Sabato 13 marzo ore 18,30 Piazza Ciaia Fasano

SEL PD IDV PRC-PDCI Società Civile

manifestiamo in accordo con le altre manifestazioni

di tutta Italia per la democraizia.


Appuntamento alle 18,00 presso la sede SEL in via Bosi, 4

giovedì 11 marzo 2010

Sciopero Generale LAVORO FISCO CITTADINANZA


VENERDI 12 MARZO 2010

SCIOPERO GENERALE

LAVORO FISCO CITTADINANZA


Sinistra Ecologia Libertà aderisce allo Sciopero Generale del 12 marzo per liberare il lavoro, la scuola e la qualità della vita dal feroce e disumano liberismo di questi anni.

Brindisi e la sua provincia sono state prese d’assalto per impiantare siti che avvelenano l’aria e la vita stessa.
Dalla lotta al rigassificatore a quella contro le centrali nucleari, a quella per la riduzione delle emissioni di polveri sottili della centrale a carbone di Cerano, Sinistra Ecologia Libertà ribadisce il suo fermo impegno al fianco dei cittadini e dei lavoratori.

Questione ambientale ed economica non sono separabili e devono guardare alla vocazione del territorio se vogliamo uno sviluppo economico e culturale sano, rivolto soprattutto alle giovani generazioni.

Questo è stato il senso delle iniziative della Regione Puglia come “Bollenti Spiriti, Principi Attivi, Ritorno al Futuro” ecc., attività che vanno sostenute e affermate anche per i prossimi anni.
In questa prospettiva di sviluppo sostenibile la città di Brindisi necessita di una sua Università che sia fortemente legata al tessuto sociale, economico e culturale del territorio.

Sinistra Ecologia Libertà denuncia le gravi condizioni dei lavoratori che, sempre più spesso, soprattutto quelli stranieri, anche in terra di Brindisi, subiscono trattamenti disumani. Il nostro impegno politico è al fianco dei fratelli migranti.


Brindisi, 12 marzo 2010

Coordinamento Provinciale
Sinistra Ecologia Libertà


Brindisi: dalle ore 9.00 alle ore 11.00 manifestazione in Piazza Vittoria, dalle ore 11 alle ore 13.00 presso la sala del Comune di Brindisi, tavola rotonda sui temi dello sciopero con i Presidenti di Confindustria, Confesercenti, Confagricoltura, Confcommercio.

mercoledì 10 marzo 2010

NOTE A MARGINE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE













Nichi Vendola: Sinistra Ecologia Libertà.

Quello che sfugge, in questa campagna elettorale, è che Vendola oltre che essere il candidato Presidente del Centro Sinistra, è anche e soprattutto il Portavoce Nazionale di Sinistra Ecologia Libertà: una sorta di Segretario ideatore del progetto.
A molti elettori, questo fatto sfugge, forse perché, in seguito al risultato plebiscitario delle primarie, si è aperta, da parte di molti, una vera e propria corsa a far propria l'immagine di questo grande, coraggioso e indomito narratore della politica.
Quello che Nichi Vendola ha messo in campo, nei 5 anni che sono appena trascorsi (per non parlare di tutta una vita trascorsa al fianco dei più deboli), si è poi convertito nel progetto chiamato Sinistra Ecologia Libertà.

Condividere il progetto di una Puglia Migliore portato avanti da Vendola, significa riconoscere (anche se alcuni fanno fatica a riconoscerlo, forse per una sorta di attaccamento inconscio al vecchio orticello) il progetto di Sinistra Ecologia Libertà.
Lo possiamo affermare pensando al fatto che il percorso personale di Nichi Vendola è il frutto di anni di pratica politica fatta in condivisione con sensibilità consonanti.

Ogni percorso individuale non è mai un percorso solipsistico, soprattutto se si sta parlando di politica. Ogni percorso in comune è il risultato della condivisione. E' questo che ha portato alla creazione di Sinistra Ecologia Libertà. Ed è questo che ha fatto si che Nichi Vendola, grazie alla sua sensibilità, abbia potuto interpretare le sensibilità dei suoi compagni di viaggio e della gente che ha incontrato in questi anni, fino a convertire il tutto nel progetto SEL.

Per dare un sostegno concreto al sogno di Vendola, della Puglia Migliore come di una Politica Migliore, è necessario convertire il tutto nell'azione di Sinistra Ecologia Libertà, la sua creatura, la nostra creatura, oggi, soprattutto attraverso il voto a Sinistra Ecologia Libertà.
Non vorremmo, infatti, che domani, qualcuno, in preda a vecchie e stantie logiche spartitorie, possa ipotecare, condizionare e frenare, ancora una volta, il cambiamento, l'affermazione di un nuovo racconto collettivo.

Sottoponiamo agli elettori tutti questa riflessione per sostenere il voto di lista a SEL, anche in assenza di un candidato locale, al di la di ogni tentazione campanilistica, al di la di ogni concezione retrograda della cosa pubblica, affinché la nuova narrazione politica si fondi su condivisione e consapevolezza.


Fasano cambia colore

Fasano cambia colore