lunedì 11 ottobre 2010

Territorio, ambiente, beni comuni




Ordine del giorno assemblea congressuale S.E.L. provincia di Brindisi
DIFESA, VALORIZZAZIONE, SOSTENIBILITA': territorio, ambiente, beni comuni.

La Puglia, tutta, compresa la provincia di Brindisi, ha in se un patrimonio ambientale, per biodiversità, un patrimonio artistico, culturale e archeologico, per varietà, unici al mondo.
Un esempio emblematico, fra i tanti, è dato dal territorio di Fasano che ha in se tutte le peculiarità che la Puglia nel suo insieme esprime.
Lungo il tratto di costa, che va da Egnazia a Torre Canne, in un percorso lungo ben 18 km, che nulla ha da invidiare alle coste della Grecia e della Dalmazia, sono presenti tra le più grandi ricchezze del patrimonio ambientale e archeologico italiano. Eganzia, la città greco-romana attiva già 5000 anni prima dell'era cristiana; un numero indefinito di sorgive, acque dalle qualità terapeutiche e termali, che per la legge italiana sono patrimonio inalienabile dello Stato a disposizione delle Regioni; il Parco Regionale delle Dune Costiere di Torre Canne e San Leonardo: un Sito di Importanza Comunitaria che mira a custodire habitat naturale, specie vegetale e animale, molte a rischio d'estinzione.
L'intervento e iniziativa privata, pur nella sua legittimità, tende ormai a prevalere nel rapporto con le istituzioni politiche che supinamente adeguano le scelte amministrative, senza per altro tener più conto degli ambiti pubblico e privato, dove il pubblico è ormai sempre più a disposizione del privato, spesso a danno dell'ambiente.
E' quanto accade ormai da anni, nel territorio di Fasano come in altri angoli del paradiso pulgiese.
Lungo le nostre coste nascono interi nuovi villaggi, destinati a pochi fortunati, adiacenti e sopra siti archeologici, lidi privati che inibiscono, alterando l'ambiente, acque sorgive come il pubblico godimento e l'esercizio dei diritti sanciti dalla costituzione, come il transito sulle aree demaniali.
L'elenco dei siti soggetti a questa violenza è lunghissimo e antico, oltre a contemplare le sue vittime, come lo è stata Renata Fonte, consigliere comunale di Nardò, assassinata nel 1984 nel tentativo di difendere Porto Selvaggio dall'assalto della speculazione edilizia. Due esempi, Nardò e Fasano, a distanza di trent'anni, in cui terreni agricoli, in aree sottoposte a vincoli ambientali, sottratti ai contadini, magicamente si trasformano in edificabili.
La nostra vocazione all'ambiente e alla libertà, all'equità economica e sociale non può non tener conto di questa tragica condizione della politica.
Mentre noi lavoriamo a una nuova narrazione, a rendere libera la politica, la vecchia politica, quella delle poltrone e dei palazzi, non perde tempo a distruggere ogni forma di linguaggio e di memoria, fa volentieri a meno, sacrificandole sull'altare del potere, parole e persone, così come fa con il territorio e l'ambiente.
Per porre rimedio a questo stato di cose, per restituire il vero valore al nostro patrimonio è necessario soprattutto che S.E.L. si mobiliti affinché la Regione Puglia, dedichi il suo lavoro a priorità come il Piano Costa, per il quale non è più possibile attendere. Ne va dell'ambiente, della nostra vita e della nostra dignità.
Buona politica a tutti.

Sinistra Ecologia Libertà – Circolo di Fasano

San Pancrazio Salentino, 10 ottobre 2010

Documento approvato all'unanimità.

Fasano cambia colore

Fasano cambia colore