Da un'agenzia si apprende che Morgan canterà a Sanremo. Lezioni di marketing avanzato (nel senso di avanzi), ovvero "che si fa pur di vincere il Festival di Sanremo e di aumentare gli ascolti".
La tecnica è tutta berlusconiana: fare una dichiarazione per poi ritrattarla, magari dicendo che i giornalisti hanno capito male (non è il caso del cantante in questione, ma di Berlusconi sì) l'importante è che se ne sia parlato.
Il signor Morgan (ma si chiama proprio così o è un nome d'arte?), secondo me in combutta con la RAI (che ha un disperato bisogno di ascolti, altrimenti diminuiscono le inserzioni pubblicitarie), dice una cavolata qualsiasi sulla cocaina (il cui uso o meno, tra l'altro, attiene alla sua sfera privata); scandalo e bigottismo si scatenano; il "benpensatismo" di stampo sanremese finge di mobilitarsi e propone una censura fuori luogo. Infatti, non si capisce perché, allora, non istituiscono il tampone salivare per verificare se i "cantanti" fanno o meno uso di droghe, così come i serissimi giornalisti de "Le Iene" hanno fatto con i parlamentari. Oggi, la Antonella Clerici (che è convinta di rappresentare l'italiana media) dà il clamoroso annuncio: Morgan canterà a Sanremo, nell'ulteriore illusione che il pubblico abbocchi. Come se Sanremo e le fumatine di Morgan fossero il vero problema. Come se non bastassero Termini Imerese, operai suicidi perché sul lastrico, riduzione degli spazi di democrazia (televisiva e non) e la Lega che dichiara di volere cacciare, "casa per casa, piano per piano" gli immigrati da Milano (un po' sul modello dei rastrellamenti nazisti).
Mi aspetto una puntata di "Porta a Porta" su questa clamorosa rentree, con tanto di pipetta e cristalli di cocaina, magari fumati in studio, giusto per vedere l'effetto che fa.
Iokahr
La tecnica è tutta berlusconiana: fare una dichiarazione per poi ritrattarla, magari dicendo che i giornalisti hanno capito male (non è il caso del cantante in questione, ma di Berlusconi sì) l'importante è che se ne sia parlato.
Il signor Morgan (ma si chiama proprio così o è un nome d'arte?), secondo me in combutta con la RAI (che ha un disperato bisogno di ascolti, altrimenti diminuiscono le inserzioni pubblicitarie), dice una cavolata qualsiasi sulla cocaina (il cui uso o meno, tra l'altro, attiene alla sua sfera privata); scandalo e bigottismo si scatenano; il "benpensatismo" di stampo sanremese finge di mobilitarsi e propone una censura fuori luogo. Infatti, non si capisce perché, allora, non istituiscono il tampone salivare per verificare se i "cantanti" fanno o meno uso di droghe, così come i serissimi giornalisti de "Le Iene" hanno fatto con i parlamentari. Oggi, la Antonella Clerici (che è convinta di rappresentare l'italiana media) dà il clamoroso annuncio: Morgan canterà a Sanremo, nell'ulteriore illusione che il pubblico abbocchi. Come se Sanremo e le fumatine di Morgan fossero il vero problema. Come se non bastassero Termini Imerese, operai suicidi perché sul lastrico, riduzione degli spazi di democrazia (televisiva e non) e la Lega che dichiara di volere cacciare, "casa per casa, piano per piano" gli immigrati da Milano (un po' sul modello dei rastrellamenti nazisti).
Mi aspetto una puntata di "Porta a Porta" su questa clamorosa rentree, con tanto di pipetta e cristalli di cocaina, magari fumati in studio, giusto per vedere l'effetto che fa.
1 commento:
Che l'attenzione si sposti tutta su San Remo, anziché sulle questioni regionali (visto che siamo in periodo di rinnovo dei consigli regionali)è facilmente comprensibile.
Se si tiene conto, poi, delle tecniche mediatiche (imbonimento e persuazione occulta)usate da certa classe politica al soldo del berlusconismo, cosa c'è di meglio per uan "Rai a gettoni" che distogliere l'attenzione degli italiani dal profondo baratro civile, sociale, politico e culturale in cui è sprofondata l'Italia?
Pare però che nonostante il potente narcotico somministrato in dosi massicce negli ultimi venti anni, dalla Rai come da Mediaset, c'è sempre più chi preferisce la veglia al sonno della coscienza. E noi, la Puglia Migliore inaugurata da Nichi Vendola, siamo la testimonianza viva.
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